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Le terme romane di Teate e la cisterna sotterranea

Musei e Monumenti

Articolato in due livelli, il complesso delle terme fu costruito nel I sec. d.C. all’esterno del centro urbano, alla base del pendio orientale della collina su cui sorgeva la città.

Dalla terrazza superiore, che ospitava le grandi cisterne ed era direttamente collegata con la viabilità, tramite una stretta gradinata si scendeva al livello inferiore, sede dell’impianto termale vero e proprio, preceduto da lungo corridoio trasversale, con pavimento rivestito da un mosaico a crocette nere su fondo bianco.

Da qui, attraverso un passaggio ornato da due colonne in marmo, oggi in parte restaurate, si entrava in una sala a pianta rettangolare, anch’essa con pavimento rivestito da un elegante mosaico a tessere in pietra di colore bianco e nero, con riquadro centrale a tema marino, datato all’età di Nerone.

Da questa sala i frequentatori delle terme potevano accedere direttamente al frigidario (sala per il bagno freddo) oppure dirigersi verso le tre sale per il bagno caldo, allineate sul lato ovest dell’edificio e tra loro comunicanti.

Dall’ultima sala riscaldata, nella quale sono i resti di una vasca rettangolare e di una semicircolare, entrambe rivestite da marmi, era pure possibile accedere al frigidario, per completare il percorso termale con un bagno d’acqua fredda.

All’esterno degli ambienti caldi erano i forni che alimentavano il sistema di riscaldamento.

Il complesso subì nel tempo varie trasformazioni fino all’abbandono nel IV sec. d.C. circa.

Articolo a cura di musA Connessioni per la cultura

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