L’anfiteatro fu costruito intorno alla metà del I secolo dopo Cristo in un’area facilmente accessibile, vicina alla cima dell’acropoli e forse già in precedenza destinata alle feste “popolari”.
Dell’edificio originario, in opera mista di reticolato e laterizio, oggi restano pochi elementi, a causa delle trasformazioni subite a partire dall’età tardoantica.
All’epoca del suo massimo splendore, vi si svolgevano gli spettacoli più amati dai Romani, i ludi, che iniziavano al mattino con le grandi cacce alle belve feroci (venationes) e proseguivano nel pomeriggio con i combattimenti tra gladiatori (munera).
Il pubblico vi assisteva dalle gradinate della cavea, suddivisa in tre ordini: in basso (ima cavea) sedevano i cittadini più illustri, al centro (media cavea) la gente comune, in alto (summa cavea) le donne e gli schiavi.
I protagonisti assoluti erano i gladiatori: schiavi, prigionieri di guerra, condannati a morte oppure uomini liberi, che ad ogni incontro rischiavano la vita nell’arena per il divertimento delle folle.