Si erge come un prezioso gioiello nei giardini della Villa Comunale di Chieti.
Un palazzo storico di stile neoclassico, costruito nel 1830 per volontà del Barone Ferrante Frigerj, raccoglie le più importanti testimonianze archeologiche del territorio abruzzese (dall’Età del Ferro fino alla conquista romana) e presenta in modo chiaro il quadro di civiltà dei Popoli Italici che abitavano la nostra regione.
I reperti custoditi nelle vetrine svelano usanze e modi di pensare, lasciandoci intravedere rapporti commerciali e culturali con etruschi, greci e magnogreci.
Da sempre è meta di turistici per l’imponente statua del Guerriero di Capestrano, espressione di una antica società guerriera, che si erge maestoso in una dimensione senza tempo al centro di una sala realizzata appositamente per lui dall’artista Mimmo Paladino, uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia.
Di particolare suggestione ed autentici capolavori di artigianato artistico sono il bronzetto di “Ercole a riposo” riconducibile allo scultore greco Lisippo, la fibula di Pizzoli narrazione straordinaria di un viaggio millenario, il letto funerario in bronzo da Amiternum impreziosito con intarsi in argento e rame.